Il Parco del Pollino, un arcipelago di montagne galleggiante fra le nuvole che dal Tirreno migrano verso lo Ionio. Situato sull’appennino Calabro Lucano, istituito con un DPR nel 1993 è tra i parchi più grandi d’Italia con una superfice di 196.000 ha. L’ uomo ha cercato di adattarsi a queste montagne selvagge sin dall’antichità. In alcune grotte sono stati trovati resti risalenti al paleolitico superiore. Anche questi luoghi hanno seguito le vicissitudini del resto della penisola, si sono succeduti greci, romani, signorotti medioevali, abbazie e conventi Basiliani, intorno al 1500 ci furono anche migrazioni di Albanesi che fondarono alcuni caratteristici paesi abbarbicati sulla montagna che hanno saputo mantenere condizioni di autonomia linguistica e culturale sino ai nostri giorni. La natura del Pollino è una natura severa: il sole che inaridisce gli esili suoli sommitali , disidrata la vegetazione, sbianca i calcari affioranti; le acque che tagliano chimicamente i banchi litici stratificati,incidendoli in profondità e formando delle gole selvagge e impercorribili; il vento che tormenta le vestigia dell’antica foresta; il pino Loricato, simbolo del Parco,che esprime in sintesi la tenacia e la caparbietà estrema di adattamento della vita vegetale in ambienti proibitivi ad altre specie arboree.Vere e proprie sculture viventi modellate dal tempo e dalle stagioni questi patriarchi, alcuni millenari, vegliano le aspre solitudini dei crinali rocciosi. Col nostro trekking saliremo le cime più panoramiche,andremo a vedere le gole più selvagge,ed i luoghi più ameni, visiteremo i paesi più caratteristici.